Sergio Mattarella a Codogno in occasione della festa della Repubblica. Un messaggio di unità e solidarietà per la popolazione del Nord Italia, messa in ginocchio dal coronavirus.
Nella giornata della Festa della Repubblica, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha deciso di recarsi a Codogno, città simbolo dell’emergenza coronavirus. Una visita simbolica che testimonia il sostegno dello Stato a una comunità fortemente provata dalla crisi.
Festa della Repubblica, il messaggio di Mattarella ai Prefetti
“Le dimensioni e la gravità della crisi, l’impatto che essa ha avuto su ogni aspetto della vita quotidiana, il dolore che ha pervaso le comunità colpite, hanno richiesto a tutti uno sforzo straordinario, anche sul piano emotivo. L’eccezionalità della situazione ha determinato difficoltà mai sperimentate nella storia della Repubblica, ponendo a tutti i livelli di governo una continua domanda di unità, responsabilità e coesione”, recita il messaggio di Mattarella ai Prefetti in occasione della Festa della Repubblica.
Di seguito il testo integrale del messaggio di Mattarella ai Prefetti.
Festa della Repubblica, la deposizione della corona d’alloro all’Altare della Patria
La giornata del Presidente della Repubblica è iniziata dall’Altare della Patria, dove Mattarella ha deposto la corona d’alloro. Presenti il Presidente del Consiglio, i presidenti delle Camere e le principali istituzioni.
Alla Cerimonia hanno preso parte i rappresentanti della Protezione civile, del personale medico, sanitario, scientifico e del volontariato, protagonisti ed eroi dell’emergenza coronavirus.
Festa della Repubblica, Sergio Mattarella a Codogno
Per la prima volta il Presidente della Repubblica festeggia il 2 giugno lontano dalla Capitale. La scelta è ricaduta su Codogno, e la visita resterà alla storia, così come l’emergenza coronavirus che ha travolto il mondo.
“Da Codogno, dove è iniziato il nostro percorso di sofferenza, vogliamo ribadire i valori della Costituzione, ricordando nuovamente i nostri concittadini morti per il coronavirus e rinnovando grande solidarietà ai loro familiari e alle comunità di cui erano parte.
Questi vuoti sono ferite che possiamo tentare di ricucire soltanto con il ricordo. Ricordando nomi, volti, storie. Tutti, uno per uno.
Occorre pensare a un modo efficace e comune per raccogliere e custodire questa memoria e per rappresentare il pensiero di omaggio dell’Italia per le vittime di questa epidemia.
Questa visita assume anche il significato di auguri – i più intensi e affettuosi – a coloro che sono malati e stanno lottando per la guarigione”, ha dichiarato Mattarella a Codogno rivolgendo un pensiero alle vittime del coronavirus.
Mattarella ha deciso di recarsi a Codogno in una visita in forma privata, senza fanfare, scortato solo dai corazzieri. Nessuna festa, in segno di rispetto alle vittime del coronavirus.
Il messaggio di Mattarella in occasione del 2 giugno
Alla vigilia del 2 giugno il Presidente della Repubblica ha condiviso un messaggio con il quale ha voluto ringraziare gli italiani per il coraggio mostrato in queste settimane. Poi, rivolgendosi in maniera indiretta ma chiara al mondo della politica (e non solo), ha chiesto di non disperdere le forze in questo momento, di non dividersi. E proprio sul tema dell’unità il Capo dello Stato si è voluto soffermare a lungo, evidentemente nella speranza che il suo appello non cada nel vuoto.